MICROCHIP DEL CANE

Microchip cane è obbligatorio?

A cosa serve, costi e sanzioni

Mettere il microchip al cane è obbligatorio, e chi non lo fa rischia pesanti multe. Cosa dice la legge, quando va messo e a cosa serve.
La risposta è sì, il microchip al cane è obbligatorio. Devono averlo, a prescindere dalla razza, i cani adottati in canile, trovati in strada o acquistati negli allevamenti.
L’obbligo è stato inserito da diversi anni e serve ad ultimare l’iscrizione all’Anagrafe canina. Ecco cosa sapere

Cosa succede se il mio cane non ha il microchip?

Quello di apporre il microchip ai cani è un obbligo previsto dalla legge e non una facoltà, per questo sono previste delle sanzioni amministrative pecuniarie. Infatti ogni padrone dovrebbe far mettere il microchip al cane entro i primi due mesi di vita dell’animale.
La multa va da 104 a 259 euro se il cane è senza il microchip dopo il terzo mese di vita. Le altre sanzioni a carico del padrone sono:
  • da 78 a 233 euro, per mancata iscrizione all’Anagrafe canina;
  • da 78 a 233 euro, per omessa denuncia di scomparsa, morte e trasferimento di proprietà del cane;
  • da 78 a 233 euro per mancata iscrizione di cani provenienti da altre Regioni o dall’estero.

Da quando è obbligatorio il microchip per i cani?

Il microchip per cani è obbligatorio a partire dal 5 novembre 2004, in attuazione dell’articolo 4 della L.R. 16/2001; serve per identificare il cane e il padrone e combattere il randagismo mediante la registrazione obbligatorio di tutti i cani all’Anagrafe canina.
Per gli animali nati prima del 2004 mettere il microchip è fortemente consigliato, anche se per la legge fa comunque fede il tatuaggio di riconoscimento.

Come si deve fare per mettere il microchip?

Per far mettere il microchip al proprio cane bisogna rivolgersi ad un veterinario professionista o ad un addetto dell’ASL veterinaria entro e non oltre 60 giorni (quindi due mesi) dalla nascita del cane, altrimenti si rischia la multa.
Il microchip viene inserito sottopelle mediante una piccola iniezione sul lato sinistro del collo dell’animale. In seguito il padrone deve ultimare la registrazione del cane all’Anagrafe canina mediante la compilazione di una scheda dove inserire i dati del proprietario e del cane: razza, sesso, colore del pelo, segni particolari e il codice numerico presente sul microchip.
Possono far mettere il microchip ai cani soltanto le persone maggiorenni; i minori, infatti, non avendo la capacità di agire non possono essere i proprietari formali di un animale (al loro posto devono farlo i genitori).

A cosa serve il microchip per i cani?

L’introduzione dell’obbligo del microchip per cani ha molteplici vantaggi:
  • serve a scoraggiare l’abbandono;
  • aiuta il ritrovamento dei cani smarriti e identifica il proprietario;
  • permette di conoscere lo status delle vaccinazioni;
  • permette al padrone di viaggiare all’estero con il proprio cane (quelli senza microchip non possono farlo).

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I microchip canini sfruttano la tecnologia R.F.ID. (Radio Frequency Identification) tramite ad onde a radio-frequenza di piccolissima entità, non nocive per l’animale e il padrone. Rappresenta una sorta di “carta di identità del cane” (composta da un codice univoco di 15 cifre) e può essere letta solo ed esclusivamente dai veterinari abilitati i quali verificano se l’animale è regolarmente iscritto all’Anagrafe canina, ovvero un database digitale al dove sono inseriti tutti i principali dati del proprietario e del cane.

Quanto costa

Il prezzo del microchip per cani varia da Regione a Regione e in base al tariffario del veterinario al quale ci si rivolge; generalmente costa tra i 25 e i 40 euro. In alcuni casi si può avere il microchip gratis rivolgendosi ai servizi veterinari della ASL di riferimento. Ad esempio per i cani adottati al canile o recuperati in strada senza microchip il costo è sempre a carico delle ASL.